“Casa tranquilla per persone anziane
di Agno e Bioggio e Magliaso e Neggio,
entro un festoso coro di campane
sbocciata nella Piana del Vedeggio”
(Giovanni Boffa, poeta, 1993)
La Casa anziani Cigno Bianco è nata dalla collaborazione tra i comuni di Agno, Bioggio, Magliaso e Neggio. Nel corso del 1985 il comune di Agno, dopo aver appurato la necessità di una simile struttura, si fece promotore dei contatti con le autorità competenti, dell’acquisizione del terreno e della presentazione delle domande formali di sussidio accompagnate da un progetto allestito dagli architetti Angelo Bianchi e Gabriele Milesi.
Contemporaneamente vennero coinvolti i Municipi dei comuni confinanti di Bioggio, Magliaso e Neggio, la cui popolazione complessiva giustificava il sussidiamento e l’attuazione di una struttura specifica per la popolazione anziana del comprensorio; coinvolgimento che portò in seguito alla formazione del Consorzio dei comuni.
I lavori di costruzione iniziarono nel giugno del 1989 e terminarono nel settembre 1992. Sotto la direzione di Luigi Fusi nel mese di febbraio 1993 furono accolti i primi ospiti della Casa, inaugurata ufficialmente il 5 aprile dello stesso anno.
La denominazione “Cigno Bianco” fu scelta tra le varie proposte degli allievi delle scuole elementari dei Comuni consorziati. Il motivo del nome si giustifica dal fatto che nel riale Vecchio Vedeggio, che scorre lateralmente alla Casa, salgono sovente dei cigni dal vicino lago. L’edificio, dotato di 72 posti letto, è stato costruito su un terreno del comune di Agno concesso in usufrutto al Consorzio, grazie all’encomiabile senso civico dei proprietari Giorgio e Bruna Macchi. Il costo complessivo dell’opera, compresi l’arredamento e le attrezzature d’esercizio, fu di CHF 16 milioni; tolti i vari sussidi l’ente promotore assunse a suo carico CHF 6,5 milioni.
Se all’inizio si pensava che la Casa dovesse accogliere in maggioranza anziani autosufficienti, la realtà di oggi permette di affermare che gli ospiti sono sempre più bisognosi di cure continue e di assistenza. Il ricovero avviene infatti in età sempre più avanzata, quando il grado di dipendenza dell’anziano non gli permette più, neanche con l’aiuto della famiglia, del volontariato e dei servizi di aiuto domiciliare, di rimanere nella propria abitazione. Il Cigno Bianco è quindi una casa anziani medicalizzata. Per garantire il buon funzionamento di tutti i servizi, la Casa può contare su circa 90 collaboratori motivati e preparati che agiscono secondo la filosofia dell’Istituto.